Come ti posiziono un brand: Il caso Alfa Romeo

Se siete su questa pagina la domanda ve la state facendo anche voi, come posizionare un brand? Quali tecniche di comunicazione sono più efficaci per portare la mia attività al livello dei competitor più blasonati? Al tempo del web marketing e della social communication, si sono scoperte nuove possibilità e strategie per lavorare sull’identità del marchio e sul posizionamento nella SERP di Google che spesso coincide con la visione che si ha di quel dato brand.

Ho scelto d’inserire il caso Alfa Romeo perché è il brand che oggi sta lavorando sul posizionamento in modo efficace e con successo. Piccola parentesi, sempre restando sul mondo dell’automotive potremo prendere in esame il caso opposto, quello della Volkswagen e del danno d’immagine dovuto al diesel gate ma preferiamo guardare i modelli positivi.

Intanto ragioniamo sull’azienda prima, com’era l’Alfa Romeo a due giorni dal lancio della Giulia? Era ridotta male se vi ricordate, in listino aveva la Mito, la Giulietta e la 4C. La prima il buon (si fa per dire) Marchionne l’ha condannata all’estinzione, non prevedendo ulteriori sviluppi sul segmento e l’ultima è un modello estremo riservato a pochi. Restava la Giulietta a tirare le fila di un marchio storico ed importante come Alfa Romeo. Un rischio grandissimo, il progetto Giulia inoltre è stato rinviato di un anno che col senno di poi si sarebbe potuto posticipare l’uscita di scena della 159 per tappare qualche buco. Questo per dire che rimaneva ben poco nell’immaginario straordinario di un brand che ha milioni di appassionati a cui batte veramente il cuore, soltanto a sentire parlare delle storiche auto del Biscione. Praticamente si partiva da zero, anzi peggio, bisognava far dimenticare errori madornali compiuti nel passato, errori che hanno portato ad appannare il prestigio dell’azienda di Arese scesa al livello della Fiat che l’ha acquisita molti anni or sono.

Il ragionamento di partenza in casa Alfa Romeo è stato di posizionare il brand su una determinata fascia, quella più alta. Si è voluto fare in modo che pensando ad Alfa ci si rapportasse immediatamente al segmento di auto di prestigio, sportive e lussuose.

In tutto questo discorso eviterò di nominare l’altro brand storico e straordinario che si è sacrificato sull’altare delle cattive scelte e degli sbagli più grossolani (Lancia). A pochi giorni dal lancio ecco che Giulia compare ovunque in compagnia delle rivali a cui mirava, posizionata sul livello di Audi, Mercedes e BMW.

Alfa Romeo sta dimostrando come si posiziona un brand

Prendendo di mira i primi della classe. E’ importante fare una piccola riflessione su quelli che sono i competitor e come hanno strutturato in questi anni la loro immagine vincente. La Mercedes ad esempio vince in Formula 1, tre mondiali costruttori di fila che rapportati ai 16 vinti dalla Ferrari sono niente ma, siamo la generazione MTV per citare Bart Simpson e “ricordiamo solo gli ultimi tre minuti”. Quest’ultimo punto è importante e ci torneremo tre un po’. Continuiamo l’analisi dei competitor, passo importante per posizionare un brand, Audi ha in mano il cinema americano, Batman ad esempio va in Audi, insistendo con riprese di particolari tecnologici che legano l’auto al personaggio. Come fare dunque per sfidare i tedeschi e fargli capire che siamo al loro livello? Giulia ha fatto il record nella pista tedesca di Nurburgring, battendo perfino la Porsche Panamera. Giusto per far capire che non scherza e si vuole prendere il posto che gli spetta con la forza. A quanto pare ci sta riuscendo considerando l’audience che sta ottenendo grazie agli influencer che alimentano la comunicazione sul web. E’ chiaro che senza la qualità non si va da nessuna parte, questo vale per le auto e vale per i contenuti di un sito. Il tempo ci saprà dire se Alfa Romeo riuscirà a realizzare le vendite attese, intanto però è evidente che sono riusciti a raggiungere l’obiettivo sperato nel posizionamento del brand nel punto più alto a cui potevano mirare.